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Aggiornamento Analisi Ciclica Annuale e Trimestrale al 22.11.2009

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Bentornati,

in questo nuovo video aggiorno l’analisi tecnica e ciclica/volumetrica valutando l’attuale ciclo annuale. Molto probabilmente ci troviamo sull’ultima parte del ciclo annuale dove, considerato di essere su un ciclo rialzista, i prezzi dovrebbero riuscire a tornare sopra i precedenti massimi segnati a metà ottobre. Però, se nelle prossime 2-3 settimane non dovessi trovare conferme di una buona impostazione rialzista, la situazione muterebbe già da subito. Nel video valuto entrambe le ipotesi analizzando anche i movimenti volumetrici delle mani forti sul lungo periodo.

Per gli aggiornamenti sia per il breve che per il medio periodo Vi invito a visitarmi sul blog di Zio Romolo - Traderxgioco

Buona Visione !





Vi consiglio di visionare il video in formato schermo intero così da visualizzare bene i grafici ed i livelli indicati.
Per fare questo potete cliccare su questa icona presente nel lettore, sotto il video, che ho evidenziato in rosso



Chi avesse un collegamento adsl o superiore può visionare i video ad Alta Definizione cliccando sull'icona HQ posta sulla barra sotto il lettore video, come evidenziato in blu





Vi chiedo di esprimere il vostro parere di gradimento alla fine di questo post cliccando su SI o NO, così da valutare le preferenze e le impostazioni dei prossimi video. Inoltre, se volete, potete scrivermi i vostri commenti oppure richiedere ulteriori chiarimenti in merito a quanto esposto in questo video nello spazio dedicato a fine post, oppure direttamente alla mia email.

Ci vediamo alla prossima puntata!



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Diretta TV - Lunedì 23 Novembre

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Il sondaggio si è chiuso.

Con i vostri voti avete preferito la fascia oraria serale

La diretta ci sarà

Lunedì 23 novembre alle ore 18:30

La visione della trasmissione è gratuita e protetta da password



Per essere abilitati alla visione dovete essere regolarmente iscritti ed abilitati ai servizi di ZioRomoloTrade e/o Mercato Libero Londra ed inviare una email di richiesta “PARTECIPAZIONE TV” entro le 22:00 di domenica 22 novembre direttamente alla mia email

Image and video hosting by TinyPic

La richiesta di accesso dovrà essere inoltrata nuovamente anche da coloro che hanno partecipato alla precedente diretta in quanto le password sono cambiate.

Successivamente riceverete via email il link con le istruzioni e le password per l’accesso riservato. Chi non dovesse ricevere comunicazione entro le 10:00 di lunedì invii nuovamente email di richiesta entro le 15:00 .

La diretta tv avrà una durata di 45 minuti circa durante la quale saranno analizzati i grafici dei mercati azionari che vengono riportati nel blog con la possibilità per tutti i telespettatori di interagire direttamente con il sottoscritto via chat ed inviarmi eventuali domande relative agli argomenti trattati.

Si consiglia di utilizzare una connessione adsl che consenta lo streaming fluido simultaneo audio e video.

Vi aspetto…..

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Analisi Ciclica e Volumetrica dei Mercati Azionari al 16.08.2009

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Cari Lettori,

successivamente alla pubblicazione dei video di giugno, l'analisi svolta veniva confermata dal movimento del mercato che dopo aver segnato i minimi dopo 2 settimane ha continuato la salita portandosi sopra i massimi relativi di giugno ed innescando quello che oramai viene definito il rally dell'estate 2009.

In questi ultimi giorni ho ricevuto diverse email
nelle quali mi si rivolgevano principalmente queste domande:
  • Per quante settimane i prezzi potranno continuare a salire con questa forza?

  • I mercati sono arrivati su importanti livelli di resistenza nel medio periodo? Il ciclo semestrale salirà ancora?

  • Sul lungo periodo del ciclo a 10 anni dove ci troviamo? E' iniziato il ciclo a 2,5 anni? Perchè da marzo i mercati non hanno mai ritracciato?



Cercherò di dare risposta a questi interrogativi analizzando i mercati con l'analisi ciclica, tecnica e volumetrica. Ricordo che si tratta di analisi tecnica utilizzata allo scopo di studio dei movimenti dei mercati, pertanto suscettibile di variazioni e/o errori! Per gli aggiornamenti vi invito a visitarmi sul blog di Zio Romolo - Traderxgioco

Il video ha una durata complessiva di 20 minuti diviso in 2 parti della durata di 10 minuti ciascuno.


Buona Visione !



1^ parte




2^ parte



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Aggiornamento Analisi Ciclica Annuale al 21.06.2009 - 4-5 parte

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Cari Lettori,

di seguito potete trovare le parti 4 e 5 del video relativo all'analisi tecnica e ciclica di medio/lungo periodo.



Buona Visione !


4^ parte



5^ parte





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Aggiornamento Analisi Ciclica Annuale al 21.06.2009 - 1-2-3 parte

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Cari Lettori,

dopo una lunga assenza tornano i video di aggiornamento dedicati all'analisi tecnica, in particolare ciclica, dei mercati azionari ed in particolare per i future dell'Eurostoxx e del Ftsemib.
Dopo aver correttamente anticipato tecnicamente i ribassi a cavallo del 2008/2009, e la successiva ripresa prevista per i primi mesi del 2009, cercherò di analizzare con attenzione questo nuovo movimento rialzista iniziato a marzo, aggiornando la situazione ciclica partendo dal ciclo a 10 anni e sino ad arrivare ai nostri giorni con il ciclo a 3 mesi - Intermedio ed i suoi sottocicli.
Le principali domande che ho ricevuto e dalle quali ho preso spunto per questo video sono:
  • Il minimo di marzo è l'inizio del nuovo ciclo annuale oppure è il classico rimbalzo del gatto morto?

  • Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi estivi?


Essendo un video della durata di 45 minuti totali ho preferito dividere la visione in 5 parti. In questo post sono presenti le prime 3 parti, mentre nelle prossime ore, in altro post, saranno disponibili anche i successivi video.


Buona Visione !


1^ parte



2^ parte



3^ parte





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Appello Solidale per l'Abruzzo



Sul canale video di Mercato Libero è arrivato questo appello che riporto nel blog per avere maggiore visibilità e sicuro che sarà accolto dai Lettori

"Sono un ragazzo aquilano colpito dal terremoto. Vi chiediamo di aiutarci. Se potete mandate quello che volete, non solo soldi, ma anche cose di cui si ha un gran bisogno: cartaigenica, spazzolini, dentifrici, tampax, saponi per la biancheria, detergenti...."

Questi sono gli estremi a cui inviare gli aiuti:
CARITAS Diocesana- Sede Centrale Arcidiocesi L'Aquila
Piazza Duomo, 33
67100 L'Aquila

Per donazioni in denaro fare versamenti:
CARITAS presso la Carispaq de L'Aquila
conto corrente IBAN: IT 87 U 06040 03601 000000070687

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Il Caso Giuliani . Visionario o Profeta?

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Continuiamo con la pubblicazione di video relativi all'argomento di stretta cronaca che sta facendo il giro del mondo parallelamente ai tragici eventi che stanno affligendo il nostro Abruzzo.

Come già scritto ieri, dopo aver interamente visionato i video e letto gli articoli di stampa riportati di seguito, ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni !


1^ Parte


2^ Parte


Il Terremoto in Diretta !



Estratti articoli di stampa del 08.04.2009


"Dovranno rispondere di calunnia coloro che hanno denunciato per procurato allarme Giampaolo Giuliani, il ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che pochi giorni fa aveva previsto il terremoto che ha flagellato l'Abruzzo". Lo afferma il Codacons, in una nota, spiegando che "presentera' oggi stesso una nuova denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica dell'Aquila, in cui si chiede di aprire delle indagini per calunnia e violenza privata".
"Il reato di calunnia e' ipotizzabile verso coloro che hanno sporto denuncia per procurato allarme contro Giuliani il quale, come si e' visto, aveva pienamente ragione e potrebbe essere stato ingiustamente diffamato", spiega il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi. "La fattispecie di violenza privata, invece -continua Rienzi- potrebbe configurarsi, se la magistratura lo riterra' necessario, verso coloro che, senza verificare se le affermazioni del Giuliani fossero fondate o meno, hanno avviato l'azione e posto sotto indagine il ricercatore il quale, intimidito da tale azione nei suoi confronti, ha desistito dai suoi intenti a tutela della popolazione locale".
Intanto il Codacons "chiede le dimissioni di tutti i componenti della Commissione Grandi rischi che proprio la settimana scorsa si era riunita all'Aquila per valutare il rischio sismico in Abruzzo, e avvia la raccolta di adesioni dei cittadini per lo scioglimento di tale ente sul blog www.carlorienzi.it". Adnkronos


Il “profeta” Giuliani: «Ho avuto paura, chiedo scusa» di C. Paglieri (Il Secolo XIX)
«Mi sento responsabile della morte di 200 persone e chiedo scusa a tutta la cittadinanza... chiedo scusa a tutti i morti che ci sono stati perché sono stato io un coglione a cercare di seguire la strada che mi avevano imposto». Il giorno dopo il terremoto, il ricercatore Giampaolo Giuliani si sfoga con Affaritaliani.it e spiega che invece di dar retta al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e al direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enzo Boschi, secondo i quali non è possibile prevedere i terremoti, avrebbe dovuto insistere nel lanciare l’allarme. Giuliani è un «non laureato»,un visionario che grida al lupo nel momento e nel luogo sbagliato, come sostiene l’intera comunità scientifica? O è qualcuno che studiando il comportamento del gas radon può davvero annunciare in anticipo un terremoto, con una certa precisione spaziale e temporale? La gente, che il terremoto l’ha subìto, sembra dalla sua parte, anche se qualcuno ieri lo avrebbe addirittura minacciato di morte per non essere stato avvisato. «Non sapevo che cosa fare - spiega lui - con la paura che mi era stata inculcata con questo avviso di garanzia. Io sono riuscito a mettere in salvo solo la mia famiglia. Vedevo dai dati che stava montando un terremoto fortissimo e non avevo neanche tanto tempo a disposizione ma me ne dovevo fregare dei Boschi e dei Bertolaso. Loro non sono a conoscenza delle possibilità della macchina che noi abbiamo messo in funzione e della nostra rete. Quindi capisco la loro ignoranza, non avendo informazioni precise. Con le loro conoscenze non possono dire diversamente perché non sanno».
Giuliani ha ricevuto un avviso di garanzia per procurato allarme dopo aver annunciato un terremoto per il 29 marzo, evento che poi non si è verificato. Sul balletto di date e luoghi fatto nei giorni scorsi, e sulle accuse di avere sì previsto un sisma, ma dieci giorni prima e a Sulmona, il ricercatore fornisce la sua versione con pignoleria: «Il 28 marzo mando un’e-mail al sindaco de L’Aquila e a uno dei responsabili della Protezione Civile, la sera verso mezzanotte-l’una, dicendo loro che nella mattina successiva, il 29, avremmo avuto un sisma di 2,2-2,4 all’Aquila perché il sindaco mi aveva chiesto di mandargli dei messaggi se avessi visto degli eventi che potevano superare una certa soglia di magnitudo. Avevo notato - prosegue Giuliani - un carico di energia che ci faceva prevedere un evento più forte ma a 50-60 km da L’Aquila per cui ho detto di dormire tranquilli e di non preoccuparsi. La mattina dopo c’è stato il terremoto a Sulmona e allora dico al mio sindaco di chiamare il suo collega di Sulmona dicendogli che abbiamo la possibilità di monitorare la situazione. Lui mi dice chiaramente di sì e di chiamarlo e di mettermi a disposizione». «Alle 15 dalle macchine vedo che il radon scende - aggiunge Giuliani - e alle 15 e 30 dico all’assessore alla Protezione Civile che dalle nostre macchine si evidenzia che c’è stato durante il terremoto un rilascio completo di energia. So che la popolazione è molto preoccupata ma può tranquillizzare tutti e andare a casa. Non li ho più chiamati - conclude Giuliani - e la mattina dopo ho avuto un avviso di garanzia per aver detto al sindaco che ci sarebbe stato un evento catastrofico più forte di quello della mattina. Voglio farlo sapere a tutti i cittadini, anche a quelli che sono morti, come sono andate le cose». Che la gente stia istintivamente dalla parte di Giuliani è abbastanza logico: lui dà una speranza di salvezza, magari infondata, mentre nell’immediatezza del lutto i sismologi “ufficiali” sembrano personaggi inutili, che si limitano a compilare statistiche sui morti, dirci quale gradino della scala Richter è stato raggiunto, e aggiungere una punta di rosso sulla cartina nella zona dove c’è stato il sisma. Un ruolo ingrato e frustrante, specialmente pensando a quanti passi avanti sono stati fatti in altri campi della Scienza, meteorologia compresa. Dopo la nuova forte scossa di ieri, arriva per agenzia l’opinione del sismologo Giuseppe Luongo dell’Università di Napoli, che ipotizza si tratti di un nuovo evento sismico e non di una replica, così che potrebbero esserci altre scosse maggiori; mentre dopo quattro minuti Enzo Boschi spiega che questo evento fa sperare in «scosse successive decrescenti». Il futuro è un oracolo che può essere interpretato in modi opposti. In Abruzzo, mentre la seconda notte sta scendendo e la terra continua a tremare, chi dorme in una tenda o in macchina guarda a Giuliani come i malati incurabili guardavano al professor Di Bella. Una Scienza che non dà speranza è soltanto una religione più crudele.


Giuliani, l’oracolo del terremoto che ha sbagliato ogni previsione di F.Novella (Il Giornale)
Dopo aver preteso le «scuse» degli scienziati di tutto il mondo, e aver dichiarato che tanti «avranno sulla coscienza il peso dell'accaduto», adesso il signor Giampaolo Giuliani, cioè colui che gli ipocriti e certi sprovveduti di Facebook venerano come l'oracolo del terremoto, si mette a fare l'eroe: «Mi sento responsabile di duecento morti». E subito tutti a gridare al miracolo dello stregone sismico. Nel partito di Di Pietro vanno abbaiando che «non sono state prese le precauzioni necessarie» e quelli di Rifondazione chiedono le dimissioni di Bertolaso. Il Codacons dice che chi a suo tempo ha denunciato il ricercatore per procurato allarme «adesso deve pagare». Nessuno che riveli la pura e semplice verità: e cioè che Giuliani si è semplicemente sbagliato. Lui, con il suo macchinario che scruta la terra in base alle emissioni di radon, ha toppato. E mica solo una volta: no, si è sbagliato ripetutamente. Vediamo di ricapitolare.
Come ammesso dall'interessato, lui il terremoto vero lo prevedeva in realtà il 29 di marzo con epicentro a Sulmona, che dista più o meno 60 km dalle zone aquilane. Parecchio più in là, e parecchio prima. Eppure il tecnico assicurava massima precisione circa luogo e data, sottolineando che in base ai dati raccolti «sarà un disastro». Il 25 marzo però ci ripensa, e in base ai dati raccolti dice a una tv locale: «Voglio rassicurarvi, con la fine di marzo lo sciame sismico sparirà». Comunque sia: nel giorno della profezia a Sulmona non c'è stato nessun disastro, ma solo una serie di piccole scosse. Quella mattina stessa Giuliani se ne inventa un'altra: telefona prima al commissariato di Sulmona e poi e ai vigili urbani sostenendo che nel pomeriggio, sempre in base ai dati raccolti, ci sarebbe stato davvero il disastro. Capirai: si sparge la voce, a Sulmona scoppia il panico. Tanto che il sindaco Fabio Federico rientra precipitosamente da Roma: «Giuliani mi ha annunciato un sisma devastante, non sapevo cosa fare: evacuare o far finta di nulla?». Ecco: se avessimo dato retta a Giuliani, Sulmona sarebbe stata evacuata nove giorni fa. Inutilmente. E con buona probabilità gli sfollati sarebbero stati trasferiti a L'Aquila, e forse oggi sarebbero sotto le macerie. È per questo, cioè per aver sconvolto per niente la città sbagliata che Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. I famosi dati raccolti non convincevano più nessuno: del resto, a dire che «prima o poi la terra trema» son capaci tutti. D'altra parte è da metà gennaio che l'Abruzzo è soggetto a piccole e medie scosse: e non dimentichiamoci che l'Italia è per il 45% territorio sismico. «Prima o poi» è chiaro che un terremoto arriva: ma una profezia che mi prevede il posto sbagliato al momento sbagliato ci pare ben poco scientifica. Com'è ben poco scientifico il lessico di questo perito chimico che adopera toni da premio nobel: «Questi scienziati canonici! Bugiardi, lo sapevano che i terremoti potevano essere previsti», dice lui, invocando una sorta di P2 dei sismologi che cerca di incastrarlo. Da ultimo, oggi Giuliani dice che aveva previsto tutto, luogo e data e chili di macerie, come no, sempre in base ai fantomatici dati raccolti: ma non ha lanciato l'allarme perché intimorito dagli avvisi di garanzia. Ora, scusate, ma qui a latitare non è solo la correttezza dello studio: ma anche la sobrietà dell'uomo di scienza. Piuttosto prevale quella certa arroganza di chi vuole avere ragione a tutti i costi, o perlomeno in tempo utile perché i riflettori dell'informazione possano illuminarlo.
Certo, poi sarebbe bellissimo. Sarebbe meraviglioso se, mentre reggimenti di cervelloni californiani e giapponesi s'arrovellano da decenni sulle placche tettoniche, ti si presentasse un diplomato aquilano che di punto in bianco scopre la formula matematica del sisma. Ma la realtà è che quando Giuliani annunciava il disastro, il disastro non c'è stato; quando lo escludeva, il disastro è arrivato. Gran bel metodo. Possiamo permetterci di essere perlomeno un filo scettici, senza gridare alla congiura degli sismologi? Possiamo permetterci di prestare ascolto alla stragrande maggioranza della comunità scientifica mondiale? Potranno permettersi quelli della protezione civile e della commissione grandi rischi di fregarsene altamente dei suoi studi (finora sbagliati) senza dover «chiedere scusa» a nessuno? Pensare che dieci giorni fa Giuliani pontificava: «Ciò che provoca vittime nei terremoti è il panico. Basterebbe mantenere più sangue freddo». Ecco. Cominci lui. Perdonate l'espressione: ma un sismologo che non sa tenere i piedi per terra, non s'era mai visto.


Giuliani ad Affari: Boschi era in difetto, ha attacato il telefono... di Affaritaliani.it
"Boschi ha riappeso il telefono perché Vespa sapeva la verità, ovvero che era falso quello che avevano armato nei miei confronti". All'indomani di Porta a Porta, che ha visto un confronto poi interrotto con il presidente dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia, Giampaolo Giuliani si sfoga a tutto campo con Affaritaliani.it. Il tecnico che aveva previsto il terremoto a L'Aquila afferma: "Ho contestato a Boschi che era falso quello che ha detto il sindaco (di Sulmona, ndr). O lui ha capito male o il sindaco era un bugiardo. Perché io ho detto esattamente il contrario di ciò che lui ha dichiarato".
Ovvero?
"Io ho detto alle 15 e 30 al sindaco che poteva rassicurare tutti perché fino alla mezzanotte non ci sarebbero state scosse, neanche di assestamento. Avrei continuato a monitorare la situazione e se avessi trovato qualcosa di pregiudizievole li avrei chiamati io stesso. Dalle 15 e 30 non li ho più chiamati perché stavo controllando invece la situazione che andava crescendo a L'Aquila, dove ci sarebbe stato il giorno dopo il sisma di quarto grado. Quindi ho detto loro: 'Non vi preoccupate, se dovessi vedere delle anomalie vi richiamo io. Ma rassicurate la popolazione, possono rientrare alle case perché fino alla mezzanotte non ci saranno a Sulmona altri eventi'. Così come è stato. Come si fa da queste parole - 'non ci saranno altri eventi, rassicurate la popolazione' - a dire ci sarà un evento catastrofico?".
E Vespa sapeva come sono andate le cose?
"Vespa la sapeva la verità. E' stato Boschi a mettere giù il telefono".
Perché non voleva il confronto?
"No, perché sono stati smascherati. Qualcuno ha detto al sindaco di denunciarmi per procurato allarme".
Chi è stato?
"E secondo lei chi è stato? Tutti quanti mi hanno telefonato per dirmi 'abbiamo capito come stanno le cose'. Non mi faccia dire altro... Già ho un avviso di garanzia, che sono convinto che dopo la trasmissione di ieri sera sarà ritirato e spero che non sarà nemmeno presentato. Comunque, se la cosa dovesse andare avanti, il mio avvocato li denuncerà per falso, per ricatto, per tutto. Ci sono anche testimoni".
Cioè?
"Un testimone della Commissione Grandi Rischi mi ha confermato che ha ascoltato ciò che avrebbero dovuto fare nei miei confronti. E il mio avvocato tirerà in ballo tutte quelle persone di cui siamo a conoscenza che hanno tirato su questa cosa. Non mi faccia dire cose però che mi si possano...".
Quindi Vespa non ha interroto il confronto?
"No, gli ha riappeso in faccia il telefono, Boschi a Vespa. Così è andata".
E il ministro La Russa (presente in studio)?
"Prima cercava di mantenere un equilibrio tra i ricercatori e me, dopo si è reso conto anche lui, perché non è uno stupido, di come effettivamente stavano le cose".
Quindi il ministro della Difesa è d'accordo con lei?
"Non me lo faccia dire a me, io sono stanco... sono tre giorni che non dormo. Mi hanno telefonato tutti, anche tantissime persone che hanno seguito la trasmissione e mi hanno chiesto scusa a nome loro".
A nome di Boschi?
"A nome di Boschi, di Bertolaso e di tutti quelli che hanno parlato contro di me. Non solo. La Caen di Viareggio è al corrente di tutto, mi hanno supportato fino a quando non sono stati messi in condizione di abbandonarmi perché sapevano che la nostra scoperta era valida".


La Russa: "Giuliani? Tesi da valutare. Ma troppa attenzione mediatica" di Affaritaliani.it
Confronto-scontro a Porta a Porta tra Giampaolo Giuliani, il tecnico che aveva previsto il terremoto in Abruzzo, ed Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia. Ma nel momento in cui si stava entrando nel merito della questione, Ignazio La Russa, presente in studio, è intervenuto per zittire Bruno Vespa: non è questa la sede per questi confronti, basta, se hanno da dirsi delle cose si parlino tra di loro e poi ci facciano sapere. Affaritaliani.it ha chiesto ad Ignazio La Russa, che tesi si è fatta sull'argomento.
Onorevole, cosa pensa della scoperta di Giuliani?
L'ho detto ieri durante il programma. Per me il siparietto era durato troppo perchè il problema principale non è sapere che futuro avrà la ricerca di Giuliani, che secondo me va però verificata come sempre avviene in questi casi. Il problema principale adesso è il terremoto che c'è stato e che non poteva essere evitato da quelle previsioni e neanche nelle conseguenze. Per cui credo che sia giusto verificarlo (il metodo n.d.r) ma credo che non bisogna mai prendere le cose con arroganza e superficialità. Mi pare invece che gli stiamo dando anche troppa attenzione mediatica





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Terremoto Previsto a L'Aquila - Esclusivo Porta a Porta Italy Earthquake Part.2

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Dopo il clamoroso video del 28 marzo, che ha fatto il giro del mondo, ieri il tecnico Giampaolo Giuliani ha rilasciato, in esclusiva a Porta a Porta di Bruno Vespa, ulteriori dichiarazioni a quanto aveva affermato nel precedente video che di seguito trovate insieme alle repliche dei Proff. Barberi e Boschi.

Ognuno tragga le personali conclusioni !

1^ parte


2^ Parte


Sismografo Italiano ore 19:47 del 07.04.2009
Italian Sismograph 07:47 PM 2009 04 07





Sismografo Italiano ore 11:27 del 07.04.2009
Italian Sismograph 11:27 AM 2009 04 07



Estratti articoli di stampa del 07.04.2009:

Piovono Rane di A.Gilioli (L'Espresso)
Vedo in giro per la Rete e in tivù che la controversa previsione di Giampaolo Giuliani ha, come previsto, già scatenato polemiche piuttosto aspre.
Ripeto che non ho titoli per esprimere un parere tecnico, ma è certo che la zona ballava da Natale. E, pur evitando ogni “sciacallaggio politico”, a me pare una gran sciocchezza quella che continuo a sentir dire su Sky e altrove, cioè che se si fosse dato ascolto agli allarmi dei giorni scorsi, si sarebbe dovuto evacuare tutta la città con i paesi intorno.
Sarebbe bastato, ad esempio, far portare cautelativamente nella zona tutto quello che adesso sta arrivando in modo caotico e fra mille impicci: sangue, medicinali, tende, roulottes, vigili del fuoco soldati, ospedali da campo, ruspe. Magari dando un’occhiata e chiudendo gli edifici più vecchi e malmessi.
Questa si chiama, banalmente, protezione civile.
Una cosa che evidentemente non è stata fatta: perché costava dei soldi, e i soldi per queste cose sono stati appena tagliati. E perché Bertolaso era troppo impegnato a gestire il vertice del G8 alla Maddalena, una cosa chissà perché affidata alla Protezione Civile.

La denuncia di Giuliani: "Io lo avevo previsto" Bertolaso: "Impossibile" di Nino Materi (IlGiornale)
«Ho vissuto la notte più terribile della mia vita, sono sfollato anch’io. Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previsti. Il sisma di ieri poteva essere “visto” se ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato».
Il ricercatore abruzzese Giampaolo Giuliani è l’uomo del giorno. È lui il «pazzo», il «visionario» che aveva anticipato l’arrivo del «terremoto disastroso», con l’unico risultato di guadagnarsi una denuncia per procurato allarme e l’appellativo di «imbecille». Ieri sul web e via sms lo studioso, rispondendo alle domande di chi non crede al suo «precursore sismico», ha lanciato durissime accuse contro i «professionisti» della scala Richter.
Ma i terremoti si possono prevedere o no?
«Sì, si possono prevedere. Io l’ho fatto e per questo ora rischio di finire in galera».
In galera per aver diffuso «notizie false».
«I fatti hanno dimostrato invece che il mio allarme era fondato. E la gente comune l’ha capito».
Ma lei aveva profetizzato che il terremoto avrebbe scosso la terra il 29 marzo a Sulmona.
«Cosa che puntualmente è accaduta, anche se non con la forza di ieri».
Ma poi lei aveva corretto la sua prima previsione, dicendo: «Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini...».
«Rispetto alla mia previsione il peggio si è scatenato con una settimana di ritardo».
La riprova che i terremoti non possono essere previsti.
«Non è così, La scossa di ieri poteva essere prevista anche con gli strumenti tecnici usati abitualmente da chi contesta il mio metodo».
E allora come mai l’allarme non è scattato?
«Perché chi è preposto al monitoraggio della situazione non era al suo posto, oppure non ha capito nulla».
Non è vero, l’unità di crisi si è riunita più volte.
«Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti...».
Facile parlare quando la tragedia è già accaduta.
«Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi».
Qual è il suo metodo?
«La “capacità predittiva” è basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate e il gas trova una via di fuga giungendo in superficie».
Da giorni lei parlava di «un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza».
«E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Due notti fa il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato».
Ma l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia ribadisce in un comunicato ufficiale: «Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti».
«Falso. Il mio “precursore sismico” arriva ad anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima».
In quale occasione ha verificato l’efficacia della sua tecnica?
«Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l'Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon».
Dal 2001 in poi come è evoluta la sua ricerca?
«Ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l'aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico».
Poi cos’è accaduto?
«Nel 2002, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di un solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L'Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell'evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, “triangolando” i dati e i segnali di concentrazione del radon».

Il terremoto era prevedibile? Il popolo del web si divide sul caso Giuliani di Luca Delloiacovo (Panorama.it)
La scossa che ha devastato l’Aquila e raso al suolo Onna era un disastro annunciato? L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sostiene che “non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell’istante e della forza dell’evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili”. Anche uno dei massimi esperti sismologi italiani, Massimo Cocco, interpellato da Panoama.it, è stato categorico: “Impossibile prevedere un sisma di tale entità”.
Ma da settimane un ricercatore del Laboratorio del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani, afferma che sarebbe possibile “riuscire a prevedere eventi in un raggio d’azione di 120-150 chilometri”. In un momento di incertezza e sull’onda emotiva del terremoto, il popolo della rete si divide sul caso Giuliani. Ogni aspetto delle sue affermazioni è valutato, soppesato in lunghe discussioni tra forum, social network, blog. Con preoccupazione, rabbia, sconforto. Ovviamente, nessun utente ha le competenze scientifiche per valutare le dichiarazioni di Giuliani, ma l’esigenza comune è quella di comprendere quali potrebbero essere state le conseguenze delle affermazioni di Giuliani, se prese sul serio.
“Questo signore era andato in una trasmissione…(ora nn ricordo il nome)…e aveva avvertito della tragedia…subito dopo denunciato per procurato allarme…tant’evvero che le persone “più timorose” a l’Aquila o dormivano per strada o se ne erano andate per un po’ di tempo” scrive sixty009. Aggiunge chinasky85: “Non si poteva sapere dove di preciso e quando potesse accadere, non c’è dubbio, però questo signore aveva preannunciato che qualcosa sarebbe successa…ed è stato denunciato…e questa è l’Italia…l’Italia dell’edilizia abusiva, e delle case fatte di sabbia…opionione comune in queste ore: in Giappone e California centinaia di sismi magnitudo 6 e oltre…zero vittime….per prevenzione e edilizia razionale nelle “zone a rischio”. Alcuni sostengono la necessità di continuare sulla strada della ricerca scientifica, ma ragionano anche sulla difficoltà di allestire un intervento: “Il metodo di Giampaolo Giuliani è, in prospettiva, sicuramente da approfondire. Ma cosa bisognava fare : evacuare la zona di Sulmona ? (quella citata da Giuliani). E fino a dove ? Pescara,Vasto,L’Aquila,Frosino ne,tutto il parco nazionale d’Abruzzo ? E per quanti giorni ? Non spariamo contro la Protezione Civile e non facciamo polemiche strumentali” dice fakos24.
Le voci critiche verso Giuliani sono altrettanto appassionate. “E meno male che lo sciame sismico doveva diminuire per la fine di marzo. Io non so se il sistema di questo signore sia valido o meno ma cerchiamo di essere razionali. E’ un sistema in via di sperimentazione che solo per caso si è trovato su un terremoto cosi forte. Secondo le sue previsioni doveva capitare la settimana scorsa in un’altra zona. In ogni caso è procurato allarme e non si chieda scuse ma si studi se questo sistema sia valido oppure no” scrive hewlyred. Rincara la dose dejudicibus: “È evidente che non si possono evacuare milioni di persone per settimane senza alcuna idea se e quando verrà la scossa. Il secondo, che la scossa potrebbe non arrivare. Il che vuol dire, che ci piaccia o meno, che non si possono prevedere i terremoti. Le polemiche, in cui noi italiani siamo bravissimi, servono solo aggiungere alla sofferenza un’inutile rabbia per qualcosa che non è possibile. farlo credere vero è sbagliato”.


Scienziati divisi sulle previsioni di Federico Rendina (IlSole24Ore)
Molte polemiche e poche illusioni: prevedere un terremoto non è cosa di questo primo scorcio di millennio. Tra qualche decennio chissà. Perché i gas liberati improvvisamente dal terreno e captati dai rilevatori (si parla di radon, ma anche di più comune metano o elio) per ora sono al massimo un indizio, forse utile ma più spesso ingannatore. Servono semmai ad allertarci per tempo nelle zone vulcaniche, combinandosi con altre tecnologie che lì, ma solo lì, consentono buone previsioni, salvandoci dalle eruzioni. Ma il terremoto no: contro il vecchio e terribile terrore della terra che trema non rimane che la prevenzione-limitazione dei danni, fatta di vere strutture antisismiche e di comportamenti da adottare. Il Giappone insegna. Ed è su questo versante, quello delle case costruite per non crollare ma poi vengono giù, che la polemica per l'ultima tragedia abruzzese è destinata a spostarsi nei prossimi giorni.
Terremoto quasi imperscrutabile, parola di esperti. Tutti meno uno: il tecnico aquilano dell'Inaf (l'Istituto nazionale di Astrofisica) Giampaolo Giuliani, protagonista del sistema (rilevatori per le variazioni del radon liberato dal terreno) in grado, secondo lui, di prevedere con tempi e modalità di un sisma. L'evento dell'altra notte gli ha dato una qualche ragione, ma solo "orientativa". Il terremoto vero Giuliani lo prevedeva a fine marzo con epicentro Sulmona: più in là nella carta geografica, più in qua nel tempo.
Giuliani annunciava precisione assoluta, grazie ai suoi cinque sistemi territoriali di rilevazione (in una scuola dell'Aquila e gli altri nelle frazioni di Copito, Assergi, Fagnano e Pineto). Una strategia che se assecondata dalle istituzioni avrebbe prodotto un effetto boomerang, denuncia Eugenio Coccia, direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn, l'Istituto nazionale di fisica nucleare. Le correlazioni tra emissioni di gas radioattivo e possibili (ma solo possibili) eventi sismici «è nota da almeno 50 anni, e che è studiata ovunque. Ma nessun esperto avrebbe trattato l'argomento con tanta ingenuità». Di più: in base alle previsioni di Giuliani, «che peraltro è un perito elettronico» e non un ricercatore, bisognava «evacuare Sulmona otto giorni fa. Gli sfollati sarebbero stati portati all'Aquila, e oggi sarebbero sotto le macerie» osserva Coccia. Ed ecco che gli scienziati non negano l'utilità delle ricerche compiute da Giuliani, ma giustificano le reprimende rivolte al tecnico dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e con esse l'indagine della magistratura per il procurato allarme che si sarebbe messo in atto anche con un'operazione di comunicazione sul territorio.
Certo, prevedere l'imminenza di un qualche terremoto in Italia non è difficile, se pensiamo che è considerato sismico il 45% del nostro territorio dove vive il 40% della popolazione italiana, e che nel passato millennio abbiamo avuto oltre 30mila eventi sismici di media o grande entità con oltre 120mila vittime nell'ultimo secolo.
Veri modelli previsionali? «Si stanno perfezionando, anche grazie alle tecniche di rilevazione digitale. Ma piaccia o non piaccia si tratta di modelli sostanzialmente statistici, che vengono affinati man mano che si realizzano questi eventi» taglia corto Gianpaolo Cavinato, ricercatore dell'Istituto di geologia ambientale. «Da un punto di vista scientifico prevedere ora un disastro come questo è pressoché impossibile» giura tra gli altri Giorgio Pasquarè, sismologo dell'Università di Milano. Non a caso Enzo Boschi, direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica, azzarda qualcosa che assomiglia più a un auspicio che a una previsione: «in linea di principio non dovrebbero esserci a breve scosse come quella dell'altra notte, anche se sicuramente osserveremo molte scosse di assestamento». Dobbiamo accontentarci.


DOMANDE & RISPOSTE
Come si misurano i terremoti?

Si misurano con Magnitudo (scala Richter) e Intensità (scala Mercalli). La magnitudo è la misura dell'energia sprigionata da un terremoto nel punto in cui ha origine (ipocentro). L'intensità misura invece gli effetti prodotti sull'uomo, sugli edifici, sull'ambiente.
Dove e perché si verificano.
La teoria della tettonica a placche, formulata nel 1915, è tuttora il riferimento principale. I terremoti si concentrano lungo i margini tra le diverse placche (o zolle) componenti lo strato più superficiale del pianeta (litosfera). Si verificano principalmente in prossimità di vulcani attivi e di catene montuose di recente (geologicamente) formazione. In Italia, in particolare, la struttura tettonica vede un equilibrio dinamico tra la zolla Africana e quella Eurasiatica, con notevole attività sismica lungo la catena appenninica e l'arco calabro.
Più terremoti?
Dai dati statistici elaborati dalle principali istituzioni mondiali risulta che nell'ultimo secolo non si sono verificate sostanziali variazioni né nel numero né nell'intensità media degli eventi sismici.

Gli scienziati: nessuno è in grado di prevedere i terremoti di E.Perugini (Il Messaggero)
«A me non risulta nessun tipo di previsione di un terremoto. E a quelle apparse sulla stampa locale non so che valore dare. Piuttosto credo che dovremmo tutti interrogarci sul perché per l’ennesima volta a crollare sono stati gli edifici di cemento armato quelli cioè che sarebbero dovuti essere stati costruiti con regole antisismiche».
Enzo Boschi, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, taglia corto sulle polemiche sollevate da Giampaolo Giuliani, un tecnico che lavora presso i laboratori del Gran Sasso e che nei giorni scorsi era salito agli onori delle cronache per avere indotto diversi abitanti di Sulmona a scendere in strada perché aveva annunciato l’arrivo di un terremoto. «Nessuno è in grado di prevedere i terremoti. Per difenderci abbiamo una sola arma: costruire a regola d’arte case e infrastrutture».
La questione aveva sollevato non solo le ire del sindaco della cittadina abruzzese, Fabio Federico, ma anche del capo della protezione civile Guido Bertolaso, che non ha esitato a scagliarsi contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false».
Ora dopo il sisma che la notte scorsa ha devastato buona parte della provincia dell’Aquila, Giuliani – a cui è arrivato un avviso di garanzia per procurato allarme – è tornato alla carica chiedendo le scuse di chi lo aveva accusato. Eppure proprio il caso del terremoto de L’Aquila, dimostra che non è possibile prevedere con precisione l’arrivo di una scossa devastante.
Giuliani aveva previsto infatti un forte evento a Sulmona – decine di chilometri più a Sud de L’Aquila – 5 giorni fa. La scossa non c’è stata. Ma il terremoto si è verificato più a Nord e con diversi giorni di ritardo. La previsione era sbagliata.
«Il fatto è che fino ad oggi nessuno è mai riuscito a prevedere l’arrivo di un terremoto. Anche se i sismologi di tutto il mondo da anni stanno cercando di risolvere questo problema, senza però arrivare a soluzioni accettabili», spiega Alberto Marcellini, sismologo dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali (Idpa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
«Quello che attualmente sappiamo fare – dice Marcellini – è prevedere che in una certa zona si verificherà un terremoto di una certa intensità. Ma certo non sappiamo dire con esattezza dove e quando questo può avvenire. Fino ad oggi tutti i metodi messi a punto per arrivare a prevedere l’arrivo di un terremoto sono stati smentiti dalla pratica».
Esistono però dei segnali che possono essere usati per capire se ci si avvicina ad un evento critico o no. Sono i precursori, dei veri e propri campanelli di allarme che i sismologi tengono sott’occhio per cercare di capire cosa sta per accadere all’interno della Crosta terrestre.
«La misurazione del radon è certo uno di questi fenomeni, ma da solo non basta per capire dove avverrà la scossa e quando ci sarà il terremoto. E nemmeno quanto sarà forte. Il fatto è che nessun terremoto è uguale all’altro e tutti i segnali che abbiamo raccolto prima di un evento sismico è detto che poi si verifichino anche nel caso di altri terremoti», conclude Marcellini.

COCCIA (INFN), GIULIANI UN ESPERTO? E' UN PERITO ELETTRONICO (Adnkronos) LiberoNews
Giampaolo Giuliani, l'esperto che avrebbe predetto il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, non sarebbe un 'ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare', come invece descritto da alcuni media. "Giuliani e' un perito elettronico, che non lavora nemmeno per l'Istituto che io dirigo. Non e' un mio dipendente", afferma in un'intervista a 'Ilsussidiario.net' il professor Eugenio Coccia, direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn.
Ma al di la' dello status professionale di Giuliani, le sue affermazioni possono comunque ritenersi interessanti? "Non nego che le piu' importanti scoperte possano arrivare anche da persone non titolate a livello accademico -spiega Coccia nell'intervista- Ma quello di cui parla Giuliani e' la capacita' di controllare l'attivita' sismica attraverso la misurazione del gas radioattivo: una cosa che e' nota ai sismologi da almeno 50 anni, e che e' studiata ovunque. Nessun esperto avrebbe trattato con tanta ingenuita' un argomento del genere".
Quanto alla previsione fatta da Giuliani, Coccia afferma: "In base alle sue previsioni bisognava evacuare Sulmona otto giorni fa. Se lo si fosse fatto, molto probabilmente gli sfollati sarebbero stati portati all'Aquila, e oggi sarebbero sotto le macerie. Ecco perche' dico che su queste cose bisogna andare molto cauti".


Lo sciame imprevedibile di P.Vietti (Il Foglio)
Il boato che ha squarciato l’Abruzzo alle 3.32 di lunedì era prevedibile? Si poteva fare qualcosa per evitare la tragedia che finora ha causato 150 morti, migliaia di feriti e decine di migliaia di sfollati? A rispondere è Enzo Boschi, direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che parla al Foglio durante la Commissione Grandi rischi (riunita ieri a L’Aquila per capire se la sequenza sismica che da tempo interessa l’Abruzzo avrà un seguito): “I terremoti, come l’evoluzione dell’economia e la storia, non si prevedono: sono conseguenze di sistemi complessi, con molti parametri, molti dei quali non sono neanche noti; sono sistemi caotici. I terremoti non sono prevedibili singolarmente”. Pochi minuti prima c’è stata una nuova scossa tellurica, questa volta di magnitudo 4,1 (quella che ha colpito l’Abruzzo nella notte era di 5,8 gradi).
Ieri Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione civile, è stato attaccato da più fronti per non avere ascoltato l’allarme lanciato qualche settimana fa da Giampaolo Giuliani, un ricercatore che avrebbe previsto un terremoto in questi giorni. Boschi liquida in fretta la questione: “Di questa previsione non siamo mai riusciti a vedere un documento, si sa solo che questo signore aveva lanciato un allarme per Sulmona, dove non è poi successo niente, e per giunta una settimana fa. Se gli avessimo dato retta, probabilmente avremmo evacuato la città di Sulmona portando le persone proprio a L’Aquila, creando in questo modo i presupposti per una tragedia ancora più grande”. Di Giuliani, presentato come ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, ha parlato ieri al quotidiano on line ilsussidiario.net il direttore dell’Istituto, il professor Eugenio Coccia: “Giuliani non è un ricercatore, è un perito elettronico che non lavora nemmeno per l’Istituto che io dirigo. In base alle sue previsioni bisognava evacuare Sulmona otto giorni fa, ecco perché dico che su queste cose bisogna andare molto cauti”. Boschi chiude la polemica: “Questi sono personaggi che compaiono sempre quando si verificano terremoti importanti, poi passano. Lo stesso accadde lo scorso anno per il terremoto in Cina. Per alcuni giorni si parlò di un gruppo di ricercatori che avrebbero previsto il sisma; si scoprì poi che non era vero”.
Il punto è un altro, secondo Boschi, “non prevedere i terremoti, cosa impossibile, ma prevenirli”. In che modo, però? “Da un punto di vista edilizio – spiega – Per esempio qui a L’Aquila è crollata la prefettura, che sarebbe l’edificio dove dovremmo riunirci per gestire tutte le operazioni, ed è stato evacuato un ospedale: due edifici che dovrebbero resistere a qualunque scossa. Purtroppo non si è mai fatto niente di concreto in tal senso nel nostro paese”. Eppure qualcosa ci sarebbe: qualche anno fa fu fatta un’identificazione di tutte le faglie attive sul territorio nazionale valutando anche il livello di sollecitazione che un terremoto potrebbe creare in quelle zone e di conseguenza stabilendo certi parametri per le costruzioni degli edifici. “Uno studio praticamente unico al mondo – dice Boschi – fatto dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, rimasto però lettera morta”. Per Boschi bisogna ripartire da lì.
Ecco perché si sente di dire che a L’Aquila “il peggio è passato”, anche se ci fossero altre scosse della stessa intensità di quella distruttiva della scorsa notte: “Gli edifici che dovevano crollare son crollati e la popolazione non è più nelle case”. Magra consolazione, mentre la Protezione civile prosegue a scavare: “Gli interventi stanno andando ‘bene’, sono cominciate le verifiche di agibilità degli edifici per far sì che tra qualche giorno parte degli sfollati possa rientrarvi”. Le scosse però non finiranno subito, avverte Boschi: “Si è attivata una zona sismica ben nota, una faglia che era inattiva dal 1481, e che allora aveva generato una situazione fotocopia di quella verificatasi oggi”. L’attività sismica, infatti, tende a ripetersi nelle stesse zone con caratteristiche molto simili. Il prossimo terremoto tra altri 600 anni quindi? “Può darsi – risponde Boschi – i processi che portano a questi eventi in un dato luogo sono molto lenti”. Eppure imprevedibili, almeno nei tempi.
L’impressione è che l’Italia, non nuova a tragedie del genere, e ogni volta colta impreparata, in fondo non si consideri uno stato sismico quale invece è. “Vero, il Giappone ad esempio – dice Boschi – fa una politica edilizia antisismica dal 1938”. Solo questione di mentalità? “C’è da dire che il Giappone, così come la California (altra regione sismica), non ha la storia architettonica che abbiamo noi: là posson buttar giù tutto e ricostruire senza perdere capolavori del Tre-Quattrocento. A parte questo, però, è una nuova mentalità che serve in Italia, o queste tragedie si ripeteranno”.





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Il Terremoto in Abruzzo era stato Previsto!

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E' sconvolgente ma il terremoto in Abruzzo era stato previsto con anticipo dal tecnico del laboratorio Nazionale del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani, che ad oggi risulta essere indagato per procurato allarme in quanto nei giorni scorsi aveva denunciato quanto potete vedere in questo video!!




Sismografo Italiano alle ore 3:32
Italian Sismograph at 03:32 AM


Seguono lanci di stampa successive alle dichiarazioni:

06.04.2009
L’AQUILA. Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, nei giorni scorsi aveva previsto una scossa devastante per la città.Giuliani sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici. E oggi il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l'uomo avrebbe telefonato prima al commissariato del capoluogo peligno e poi alla polizia municipale sostenendo che nel pomeriggio ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione.La notizia indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl. Lo stesso sindaco aveva poi parlato telefonicamente con il tecnico ricevendo la conferma dell'alta probabilità che nella stessa serata la Valle Peligna sarebbe stata interessata dal sisma.Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, Eugenio Coccia: «I Laboratori del Gran Sasso non si occupano di ricerca sui terremoti e il tecnico non è un nostro dipendente, che frequenta la nostra struttura scientifica in quanto il suo istituto, l'istituto nazionale di Astrofisica di Torino, collabora in uno dei nostri esperimenti sui neutrini. Nessuna ricerca è in atto nella nostra struttura sulla previsione dei terremoti».Sta di fatto che da diversi giorni si registrano segnalazioni in merito a notizie diffuse da qualcuno su presunte nuove scosse. E da più parti si moltiplicano anche gli avvisi alla calma e ala tranquillità perché nessuno può prevedere scosse future. Così anche Bertolaso ha oggi minacciato denunce a chi avesse diffuso notizie infondate e alimentato il panico ingiustificato.

MILANO - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, inviperito martedì 31 marzo si era scagliato contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione. Tra gli «imbecilli» c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita domenica 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. E Bertolaso ha ripetuto che «lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere».

ALLARME - Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la «profezia» aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L'analisi di Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un'indicazione precisa dell'allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.

"E' la peggiore tragedia del millennio". Lo ha detto il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso riferendosi al terremoto che nella notte ha colpito la zona di L'Aquila. (Agr)

L'AQUILA - "Questo ultimo sciame sismico che abbiamo avuto, io in parte l'avevo allertato. Fino a ieri sera ho lanciato degli allarmi, purtroppo non siamo stati ascoltati". Parla cosi', interpellato dall'agenzia Agr, Giampaolo Giuliani, tecnico del laboratorio nazionale del Gran Sasso che aveva previsto il disastro ed e' stato indagato per procurato allarme. "Da tre giorni vedevamo segnali di forti terremoti e i terremoti possono essere previsti. Questo evento si sarebbe potuto prevedere anche con i metodi tradizionali, se ci fosse stato qualcuno a lavorare" ha aggiunto Giuliani.

«Confermo: lo si poteva prevedere»Giampaolo Giuliani aveva detto: «Ci sarà un sisma disastroso». Ora ribadisce: «Loro sapevano»MILANO - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, inviperito martedì 31 marzo si era scagliato contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione. Tra gli «imbecilli» c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita domenica 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. E Bertolaso ha ripetuto che «lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere». Invece Giuliani ora dopo il dramma conferma: «Non è vero, noi l'avevamo previsto»Audio - Giuliani: «Loro sapevano, si poteva prevedere»LA DENUNCIA: «SI POTEVA CAPIRE» - Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: «C'è il rischio che domani mi mettano in galera - dice - ma confermo: non è vero, è falso, che i terremoti non si possono preveder. Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi. Da tre giorni - continua- vedevamo un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza. E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto ce ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato. Abbiamo vissuto la notte più terribile della nostra vita, sono sfollato anche io... Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previSti»ALLARME - Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la «profezia» aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L'analisi di Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un'indicazione precisa dell'allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.

"Ci sono persone che devono chiedermi scusa e che avranno sulla coscienza il peso di quello che è accaduto". È arrabbiato, distrutto, Giampaolo Giuliani, ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che ha messo a punto un sistema in grado di prevedere i terremoti. Nei giorni scorsi lo strumento da lui creato aveva rilevato la presenza massiccia di precursori dei terremoti nella zona di Sulmona, attraverso i livelli di radon liberati dalla terra. Poi il sisma non era avvenuto e lui era stato denunciato per procurato allarme. Ma le sue previsioni, evidentemente, non erano errate, ma soltanto anticipate.

Cosa ha pensato quando ha visto che il suo allarme non era ingiustificato? "Questa notte non sapevo più a chi rivolgermi, vedevo la situazione che stava precipitando e io non potevo fare nulla perché ho ricevuto un avviso di garanzia per aver detto che ci sarebbe stato un terremoto".

Lei vive all'Aquila, come ha vissuto il sisma? "Qui ci sono dei morti, cinquantamila persone senzatetto, una situazione drammatica, nemmeno durante i bombardamenti in guerra si vedevano cose del genere. Vedevamo le case muoversi, una sensazione tremenda, anche se per me si aggiungeva la rabbia ".

Lei è stato anche messo in ridicolo per la sua previsione. Come si sente adesso? "Di me sono state dette delle cose tremende. Mi hanno dato dell'imbecille, perché i terremoti non si possono prevedere. Ma era una situazione creata ad arte. Io adesso non ce la faccio nemmeno a parlare, la situazione è troppo grave. Ma adesso c'è gente che mi deve chiedere scusa".

A chi si riferisce? "Al capo della protezione civile Guido Bertolaso: andate a leggere cosa ha dichiarato di me. E poi parlo del sindaco di Sulmona e dell'assessore alla protezione civile. Mi devono chiedere scusa sulle pagine dei giornali nazionali. Queste persone portano sulla coscienza un peso enorme". di FEDERICA CRAVERO

"La previsione in questo senso non esiste. Esiste, come quella che fa Giuliani, che faccio io, o altri, una ricerca sui precursori. La cosa che noi non facciamo e' fare cio' che fa Giuliani e cioe', avendo un'anomalia andare ad avvisare un sindaco che ci sara' un terremoto. Anche perche' lui aveva avvisato il sindaco di Sulmona, mentre il terremoto si e' verificato a L'Aquila". Lo affermato Fedora Quattrocchi, geochimica dei fluidi all'istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in un'intervista a 'Econews' in merito alle affermazioni di Giampaolo Giuliani.
"Il radon -prosegue Quattrocchi- e' un gas naturale che fuoriesce dalle rocce quando una roccia e' sottoposta a stress. Utilizziamo questo indicatore per fare una ricerca sui precursori dei terremoti. Questa ricerca, pero', non ha ancora portato alla previsione dei terremoti, che e' l'obiettivo finale, che magari sara' raggiunto fra cinquant'anni, e che e' qualcosa per cui a un segnale preciso corrisponde un luogo, un'ora esatta in cui ci sara' un terremoto."
"La previsione -ribadisce Quattrocchi- ancora non esiste. Esistono delle ricerche, che ben vengano, che pero' devono essere coordinate sia tra il nostro istituto che con i piccoli ricercatori come Giuliani, e finanziate e gestite dalla Protezione civile. Lui si e' mosso autonomamente. Anche io ogni tanto vedo delle anomalie, pero' non mi sogno di mettere in allerta una regione, una citta', un comune" Adnkronos

''Presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e' in funzione una strumentazione che potrebbe essere in grado di anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima. La tecnica e' basata sullo studio del comportamento dell'elemento chimico chiamato Radon. Il ricercatore Giampaolo Giuliani ammette che la comunita' scientifica non e' concorde nel giudicare il suo metodo, ma essendo ospite dei Laboratori evidentemente vi si ripone una qualche fiducia''. Lo afferma la senatrice radicale del Pd Donatella Poretti, che insieme all'altro senatore radicale Marco Perduca ha presentato un'interrogazione al ministero dell'Interno e al ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca di fornire delle risposte. Adnkronos


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Video Didattica 3: Come impostare la strategia operativa e la successiva operatività

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In questo terzo video dedicato alla didattica si affronta una regola fondamentale per chi fa trading e precisamente


Come impostare la strategia operativa e la successiva operatività

Prima di entrare in ogni trade è di fondamentale importanza individuare in precedenza il punto di entrare nell'operazione stessa, il posizionamento dello stop-loss, del target e la successiva questione in take profit.

Verrà analizzata l'operazione simulata effettuata in data 23.03.2009 partendo dallo studio dell'analisi tecnica e ciclica svolta la mattina e riportata sul blog "MercatoLiberoTraderxgioco" nel post giornaliero e successivamente seguita in tempo reale nella sezione real-time.


Buona Visione.....





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Aggiornamento Analisi Ciclo a 3 mesi - Intermedio

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Cari Lettori,
in questo video settimanale riprendo l'analisi del ciclo a 10 anni riportata nel video del 10 marzo. Analizzerò i mercati in ottica di medio periodo ed in particolare il ciclo a 3 mesi . Intermedio.

  • Il rally dei mercati azionari iniziato il 10 marzo è un rimbalzo tecnico oppure si tratta di vero rialzo?

  • Possiamo essere ottimisti per le prossime settimane?



Buona Visione !





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