Il Terremoto in Abruzzo era stato Previsto!
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06.04.2009
L’AQUILA. Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, nei giorni scorsi aveva previsto una scossa devastante per la città.Giuliani sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici. E oggi il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l'uomo avrebbe telefonato prima al commissariato del capoluogo peligno e poi alla polizia municipale sostenendo che nel pomeriggio ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione.La notizia indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl. Lo stesso sindaco aveva poi parlato telefonicamente con il tecnico ricevendo la conferma dell'alta probabilità che nella stessa serata la Valle Peligna sarebbe stata interessata dal sisma.Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, Eugenio Coccia: «I Laboratori del Gran Sasso non si occupano di ricerca sui terremoti e il tecnico non è un nostro dipendente, che frequenta la nostra struttura scientifica in quanto il suo istituto, l'istituto nazionale di Astrofisica di Torino, collabora in uno dei nostri esperimenti sui neutrini. Nessuna ricerca è in atto nella nostra struttura sulla previsione dei terremoti».Sta di fatto che da diversi giorni si registrano segnalazioni in merito a notizie diffuse da qualcuno su presunte nuove scosse. E da più parti si moltiplicano anche gli avvisi alla calma e ala tranquillità perché nessuno può prevedere scosse future. Così anche Bertolaso ha oggi minacciato denunce a chi avesse diffuso notizie infondate e alimentato il panico ingiustificato.
MILANO - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, inviperito martedì 31 marzo si era scagliato contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione. Tra gli «imbecilli» c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita domenica 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. E Bertolaso ha ripetuto che «lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere».
ALLARME - Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la «profezia» aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L'analisi di Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un'indicazione precisa dell'allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.
"E' la peggiore tragedia del millennio". Lo ha detto il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso riferendosi al terremoto che nella notte ha colpito la zona di L'Aquila. (Agr)
L'AQUILA - "Questo ultimo sciame sismico che abbiamo avuto, io in parte l'avevo allertato. Fino a ieri sera ho lanciato degli allarmi, purtroppo non siamo stati ascoltati". Parla cosi', interpellato dall'agenzia Agr, Giampaolo Giuliani, tecnico del laboratorio nazionale del Gran Sasso che aveva previsto il disastro ed e' stato indagato per procurato allarme. "Da tre giorni vedevamo segnali di forti terremoti e i terremoti possono essere previsti. Questo evento si sarebbe potuto prevedere anche con i metodi tradizionali, se ci fosse stato qualcuno a lavorare" ha aggiunto Giuliani.
«Confermo: lo si poteva prevedere»Giampaolo Giuliani aveva detto: «Ci sarà un sisma disastroso». Ora ribadisce: «Loro sapevano»MILANO - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, inviperito martedì 31 marzo si era scagliato contro «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione. Tra gli «imbecilli» c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita domenica 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. E Bertolaso ha ripetuto che «lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere». Invece Giuliani ora dopo il dramma conferma: «Non è vero, noi l'avevamo previsto»Audio - Giuliani: «Loro sapevano, si poteva prevedere»LA DENUNCIA: «SI POTEVA CAPIRE» - Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: «C'è il rischio che domani mi mettano in galera - dice - ma confermo: non è vero, è falso, che i terremoti non si possono preveder. Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi. Da tre giorni - continua- vedevamo un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza. E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto ce ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato. Abbiamo vissuto la notte più terribile della nostra vita, sono sfollato anche io... Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previSti»ALLARME - Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la «profezia» aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L'analisi di Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un'indicazione precisa dell'allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire «ci sarà un terremoto», un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.
"Ci sono persone che devono chiedermi scusa e che avranno sulla coscienza il peso di quello che è accaduto". È arrabbiato, distrutto, Giampaolo Giuliani, ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, che ha messo a punto un sistema in grado di prevedere i terremoti. Nei giorni scorsi lo strumento da lui creato aveva rilevato la presenza massiccia di precursori dei terremoti nella zona di Sulmona, attraverso i livelli di radon liberati dalla terra. Poi il sisma non era avvenuto e lui era stato denunciato per procurato allarme. Ma le sue previsioni, evidentemente, non erano errate, ma soltanto anticipate.
Cosa ha pensato quando ha visto che il suo allarme non era ingiustificato? "Questa notte non sapevo più a chi rivolgermi, vedevo la situazione che stava precipitando e io non potevo fare nulla perché ho ricevuto un avviso di garanzia per aver detto che ci sarebbe stato un terremoto".
Lei vive all'Aquila, come ha vissuto il sisma? "Qui ci sono dei morti, cinquantamila persone senzatetto, una situazione drammatica, nemmeno durante i bombardamenti in guerra si vedevano cose del genere. Vedevamo le case muoversi, una sensazione tremenda, anche se per me si aggiungeva la rabbia ".
Lei è stato anche messo in ridicolo per la sua previsione. Come si sente adesso? "Di me sono state dette delle cose tremende. Mi hanno dato dell'imbecille, perché i terremoti non si possono prevedere. Ma era una situazione creata ad arte. Io adesso non ce la faccio nemmeno a parlare, la situazione è troppo grave. Ma adesso c'è gente che mi deve chiedere scusa".
A chi si riferisce? "Al capo della protezione civile Guido Bertolaso: andate a leggere cosa ha dichiarato di me. E poi parlo del sindaco di Sulmona e dell'assessore alla protezione civile. Mi devono chiedere scusa sulle pagine dei giornali nazionali. Queste persone portano sulla coscienza un peso enorme". di FEDERICA CRAVERO
"La previsione in questo senso non esiste. Esiste, come quella che fa Giuliani, che faccio io, o altri, una ricerca sui precursori. La cosa che noi non facciamo e' fare cio' che fa Giuliani e cioe', avendo un'anomalia andare ad avvisare un sindaco che ci sara' un terremoto. Anche perche' lui aveva avvisato il sindaco di Sulmona, mentre il terremoto si e' verificato a L'Aquila". Lo affermato Fedora Quattrocchi, geochimica dei fluidi all'istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in un'intervista a 'Econews' in merito alle affermazioni di Giampaolo Giuliani.
"Il radon -prosegue Quattrocchi- e' un gas naturale che fuoriesce dalle rocce quando una roccia e' sottoposta a stress. Utilizziamo questo indicatore per fare una ricerca sui precursori dei terremoti. Questa ricerca, pero', non ha ancora portato alla previsione dei terremoti, che e' l'obiettivo finale, che magari sara' raggiunto fra cinquant'anni, e che e' qualcosa per cui a un segnale preciso corrisponde un luogo, un'ora esatta in cui ci sara' un terremoto."
"La previsione -ribadisce Quattrocchi- ancora non esiste. Esistono delle ricerche, che ben vengano, che pero' devono essere coordinate sia tra il nostro istituto che con i piccoli ricercatori come Giuliani, e finanziate e gestite dalla Protezione civile. Lui si e' mosso autonomamente. Anche io ogni tanto vedo delle anomalie, pero' non mi sogno di mettere in allerta una regione, una citta', un comune" Adnkronos
''Presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e' in funzione una strumentazione che potrebbe essere in grado di anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima. La tecnica e' basata sullo studio del comportamento dell'elemento chimico chiamato Radon. Il ricercatore Giampaolo Giuliani ammette che la comunita' scientifica non e' concorde nel giudicare il suo metodo, ma essendo ospite dei Laboratori evidentemente vi si ripone una qualche fiducia''. Lo afferma la senatrice radicale del Pd Donatella Poretti, che insieme all'altro senatore radicale Marco Perduca ha presentato un'interrogazione al ministero dell'Interno e al ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca di fornire delle risposte. Adnkronos
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